Future Forum 2018/ 04 – Francesco Giavazzi e il futuro dell’Italia

di Luciana Idelfonso

Il futuro dell’Italia ha bisogno di scelte politiche e di rappresentanti che permettano la crescita del nostro Paese. Così la pensa Francesco Giavazzi, editorialista del Corriere della Sera intervenuto a Cividale nella seconda giornata di Future Forum. A minacciare il presente, ma sopratutto il futuro del paese sono anche i sussidi alle imprese che non  dovrebbero servire a proteggere le imprese, ma i lavoratori. In Italia i sussidi che lo Stato dà costano 30 miliardi l’anno: si può discutere se alcuni dei sussidi siano giustificati, per esempio per tenere aziende attive in certe aree montane o particolarmente difficili, ma per la maggior parte, secondo Giavazzi, i sussidi sono un danno allo sviluppo.

Italia, Paese che sempre per Francesco Giavazzi ha una risorsa fantastica: i giovani. Nonostante la scuola non funzioni e ci siano diverse problematiche ogni anno, generazione dopo generazione, all’università il professore ha la possibilità di confrontarsi con ragazzi dalle forti potenzialità, fattore che emerge sia tra i giovani che decidono di restare in Italia sia tra quelli che vanno all’estero.

“L’Italia è un paese che sa produrre tanto capitale umano e che quindi un futuro lo avrà di sicuro, poi si può fare di tutto per distruggere quanto costruito, ma per ora continuiamo a creare. Andare all’estero non è un male, il problema è che non ci sono altrettanti ragazzi stranieri capaci che arrivano del nostro Paese. in ogni caso sono tutte persone che mantengono dei forti legami con il territorio di appartenenza, un’esternalità positiva quindi non solo negativa”.

Una carta in più per il nostro Paese potrebbe essere data proprio dall’economica della bellezza che però non è stata tutelata: “ L’Italia è conosciuta in tutto il mondo per la natura, per gli edifici e per la sua storia, il guaio è che abbiamo fatto tutto il possibile per rovinarne un bel pezzo che difficilmente potremmo riportare al suo antico splendore. Fortunatamente però a disposizione abbiamo molti altri tesori”.