Future Forum /6 Burocrazia: bestia nera o necessità?

Il problema della burocrazia è reale o è solo uno stereotipo? I dipendenti pubblici sono tutti dei fannulloni o c’è anche chi si impegna per far funzionare gli uffici statali? La corruzione può essere causata dalla burocrazia lenta e difficile? Sono alcuni dei quesiti a cui hanno cercato di rispondere gli ospiti dell’ultimo tavolo di confronto di ieri sera pungolati dalle domande di Monica Guerzoni, giornalista del Corriere della sera. A difendere, ognuno le proprie ragioni in un acceso dibattito, ci sono Alfonso Celotto, professore di diritto pubblico, Michele Palma dirigente della Presidenza del Consiglio dei Ministri e il sindaco di Udine Furio Honsell.

A dare spunti alla sala è l’ultimo libro di Celotto,”Il dott. Ciro Amendola, direttore della Gazzetta Ufficiale” dove il professore paragona la burocrazia ad una minaccia, che viene vissuta dai cittadini con paura. La burocrazia con il passare degli anni  da organo garante si è trasformata in una gabbia, gabbia che ha il compito di vigilare che quanto viene fatto dai cittadini sia realizzato rispettando le norme ma che spesso richiede un processo troppo complicato di passaggi, che trasforma la burocrazia in un intralcio.

Se da un lato la burocrazia viene vista come un ostacolo, per Furio Honsell non bisogna dimenticare che è sinonimo di una forte garanzia di equità, dove tutti i cittadini vengono posti sullo stesso piano. Uno dei difetti della burocrazia, oltre alla lentezza, è la possibilità di spezzettare la responsabilità, problema che affligge il pubblico ma anche il privato. Come esempio è stato portato il percorso dello stadio Friuli, riuscitissimo ma allo stesso tempo osteggiato da molti, e il tormentato lavoro di ristrutturazione del Carnera bloccato da norme complicate come l’innalzamento del carico neve da 90 a 120 kg al metro quadro. E se è vero che il pubblico ha i suoi difetti, Honsell sottolinea anche il comportamento delle ditte private che partecipano alle gare, sempre pronte a fare ricorsi, e che spesso hanno più avvocati che muratori.

Michele Palma ha ringraziato la Camera di Commercio di Udine per avergli dato la possibilità di partecipare ad un dibattito pubblico anche ad un rappresentante della pubblica amministrazione, cosa rara quando si parla di burocrazia. La rappresentazione che si dà della burocrazia pubblica è un concetto generalizzato dove non si distingue mai chi si impegna da chi non lo fa, basandosi su stereotipi e portando alla distruzione dell’amministrazione fine a se stessa. Non si può negare però che alcuni limiti ci sono a partire per esempio dal mansionario, dall’elevata età dei dipendenti e senza ricambio generazionale, alla mancanza di poter gratificare i dipendenti che più si impegnano, alle tensioni che a volte si registrano con l’utente finale. Una burocrazia così detestata che ultimamente si sfoga anche on line, da Facebook agli aforismi dove è quasi impossibile trovarne di positivi.