Future Forum /8 – Parisi al Future Forum: “La politica incapace di governare l’innovazione”

di Alessandro Cesare

«La politica resiste all’innovazione. Finora è stata solo capace di utilizzare internet per la comunicazione, senza riuscire a comprendere la rivoluzione in atto».  A dirlo è stato Stefano Parisi, uno degli ospiti della terza giornata del Future Forum. Il presidente di ‘Energie per l’Italia’ (già candidato a sindaco a Milano), ha dialogato dei vantaggi e degli svantaggi della tecnologia con Mose Ricci, professore ordinario di Progettazione architettonica e di Progettazione urbanistica all’Università di Trento e con Paolo Bracalini de Il Giornale.

La discussione è partita da Ricci: «Mentre il futuro avanza velocissimo, lo spazio fisico, l’immateriale, la città, restano fermi. Stiamo assistendo a uno svuotamento dello spazio fisico a favore dello spazio digitale. Per noi, ormai, la modernità è nella rete e lì la esercitiamo». Ricci ha motivato la sua posizione mettendo a confronto gli smartphone, che progrediscono continuamente cambiando di giorno in giorno, con le mode e l’architettura, che sostanzialmente si ripetono ciclicamente.

La causa di questo presunto ‘immobilismo’, per Parisi, è da ricercare nel benessere del dopo guerra: «Non ci sono stati grandi shock sociali e sono proprio questi ultimi, di solito, ad animare la creatività. Stiamo assistendo a un’omologazione senza grandi rotture, e quindi anche la fantasia ne risente».

Parisi ha quindi fatto riferimento alla necessità di riprendersi il patrimonio urbano a disposizione: «La politica deve avere il coraggio di valorizzare l’esistente anziché continuare a ripetere che non bisogna aumentare il consumo del suolo».

Parisi è convinto che la politica debba accompagnare l’innovazione: «Le nuove tecnologie possono aiutare a cambiare la pubblica amministrazione e il modo di fare le leggi: digitalizzare le informazioni e metterle a disposizione non solo renderà la macchina pubblica più efficiente, ma porterà a semplificazioni, riduzioni di costi e a un taglio delle tasse». Solo così si arriverà alla crescita e all’aumento dei posti di lavoro.

Nel suo intervento, Parisi, ha dedicato una stoccata anche all’ex premier Renzi: «Oggi un bravo politico è identificato come una persona che sa comunicare. Renzi è stato questo: peccato che poi dietro non c’era nulla e che ha raccontato solo bugie. Bisogna ripartire dai contenuti e dalla qualità: la gente è stanca e non si fa più convincere solo dall’apparenza».