Francesco Luccisano, classe 1982. Gli ultimi dieci anni li ha passati tra il mondo dell’energia – Enel e ora api – e il Governo – è stato membro dell’Ufficio Sherpa G8 a Palazzo Chigi e Capo della Segreteria Tecnica al Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, dove si è occupato della riforma della scuola. È stato presidente di Rena. Si occupa di policy making con un occhio particolare sui temi dell’istruzione e del lavoro.

 

Futuro del lavoro e futuro della cittadinanza

Il recente aumento di interesse per nuove forme di sostegno al reddito svincolate dal lavoro, a partire dal cosiddetto “reddito di base” o “reddito di cittadinanza”, segnano una discontinuità rilevante nel dibattito sul cosa significhi essere cittadini nelle democrazie occidentali. Staccare infatti le forme di welfare dalla produzione di valore attraverso il lavoro rischia di consegnare l’umanità a una nuova epoca di diseguaglianze e scarsa mobilità sociale. Serve una nuova teoria del valore, che individui dove si è spostata la creazione di ricchezza e nell’interesse di chi. Per capire se può esistere, nel XXI secolo, una repubblica fondata sul lavoro.

 

Pensiamo al reddito di cittadinanza perché non crediamo nel futuro del lavoro. La repubblica fondata sul lavoro, le nuove forme di welfare e il rischio di buttare via il bambino con l’acqua sporca.