Sabato 18

pensioni, lavoro, nuove povertà
Non è la prima volta, nel mondo, che le tecnologie bruciano posti di lavoro. È la prima
volta, però, che c’è la ragionevole certezza che quei posti di lavoro non torneranno.
Non è la prima volta che in Italia la disoccupazione aumenta. È la prima volta, però,
che colpisce con tanta virulenza le giovani generazioni, che altrove sono il motore
dello sviluppo. Non è la prima volta che l’uomo prova a emanciparsi dal lavoro. È la
prima volta, però, che si parla di fine del lavoro come eventualità concreta, e non
come ideologia o chimera. Ed è la prima volta che si sperimentano forme di welfare
universale come il reddito di cittadinanza, che permetterebbero di vivere senza
lavorare. In altre parole, è la prima volta che, guardando avanti, non sappiamo che
forma avrà il lavoro domani.
Se sarà per tutti o sarà un lusso. Se a nobilitarci sarà un’occupazione o l’ozio. Se la
fine del lavoro va di pari passo con la fine dei giovani, perlomeno in Occidente.
riusciremo a reggere il peso del welfare o se il reddito di cittadinanza sarà il cavallo di
Troia per smantellarlo. Se alla fine di questa rivoluzione saremo tutti più ricchi o più
poveri.

Sala Valduga della Camera di Commercio di Udine, Piazza Venerio 8
ore 10:00
È stata il ministro che ha firmato la penultima riforma del lavoro, approvata senza
nemmeno un’ora di sciopero, ma cancellata solo due anni dopo dal Jobs Act, senza
alcun monitoraggio degli effetti. Con lei parleremo di come si fa crescere
l’occupazione oggi, dei giovani che non trovano lavoro, di tasse contro l’automazione
e del difficile lavoro delle riforme.
Il lavoro e le riforme
Elsa Fornero
In dialogo con: Francesco Cancellato, direttore de Linkiesta, e Giuseppe Ragogna,
vicedirettore del Messaggero Veneto

Sala Valduga della Camera di Commercio di Udine, Piazza Venerio 8
ore 12:00
L’autore del saggio “Scarcity. Perchè avere poco significa tanto” e il presidente della
Fondazione Con il Sud, uno dei più attenti osservatori player delle policy di sviluppo
del Mezzogiorno, discutono attorno a una parola pesante come “povertà”. Dal
problema della disuguaglianza, alla questione dei working poor, con una domanda su
tutte: la povertà è un fardello o uno sprone, per ripartire?
Il lavoro e la povertà
Eldar Shafir, professore di Princeton e co-autore di Scarcity (Il Saggiatore)
Carlo Borgomeo, Presidente Fondazione Con il Sud

in dialogo con Marco Ventura – giornalista, già inviato di guerra, capo autore di Uno Mattina RAI

Sala Valduga della Camera di Commercio di Udine, Piazza Venerio 8
ore 15:30
Sharing economy, jobs act, terza rivoluzione industriale, sussidi all’innovazione, tasse
sui robot, reddito di cittadinanza. Il futuro del lavoro è una sfera di cristallo di difficile
interpretazione. I cui esiti plasmeranno ciò che diventeremo. Le app sostituiranno le
fabbriche? I robot sostituiranno i lavoratori? Il lavoro finirà davvero? Ma soprattutto:
riusciremo a sopportarlo?
Il futuro del lavoro, dal jobs act al reddito di cittadinanza
Aperto da una video-intervista a Tito Boeri – Presidente dell’INPS
Marco Bentivogli, Segretario Generale della Fim – Cisl
Marco Leonardi, professore Associato di Economia Politica presso il dipartimento di
economia, management e metodi quantitativi dell’Università degli Studi Milano
Consulente economico del Presidente del Consiglio
Guido Ferradini, avvocato, Vice Presidente AGI Toscana
Giuseppe Bronzini – Magistrato Corte di Cassazione sezione lavoro
Francesco Luccisano – Progetto Rena, Intelligenza collettiva a servizio dell’Italia
In dialogo con: Francesco Cancellato, direttore de Linkiesta